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Narrativa storica


(carta del docente e 18app)

Voglio dissolvermi nel tempo

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Sergio Ruggiero
La Trama
Prezzo 12,00 E Pagine: 136
ISBN-: 9791259660008


Il Periplo degli immortali

scheda libro scarica
Sergio Ruggiero
ANTEPRIMA
Recensioni
ISBN-13: 9788896708729

Pagine: 484; 450 g Prezzo 15,00 E

Premi letterari


L'URLO DELLA LIBERTA'

Sinossi
Di Sergio Ruggiero
Recensioni
IBSN 978-88-96708-94-1
Prezzo
15,00 E pag 464  600 g
Pagina Facebook


CALAVECCHIA A SPIZZICHI E MULLICHI

Sinossi
Di Salvatore Sciandra
Recensioni
IBSN 979-12-5966-034-3
Prezzo
12,00 E pag 218  300 g


Scavando nelle fasi conclusive di una delle guerre più atroci della storia, lo scrittore immagina il dramma di una città ricordata dalle fonti storiche e dai testi di archeologia. Ne nasce un romanzo emozionante, un racconto di guerra, d’amore e di avventura che non rinuncia al mito e al fascino immortale delle antiche civiltà perdute.   

Clampetia, Brettia, 203 a.C. La seconda guerra punica volge al termine, la pressione dei Romani è sempre più insistente e la città tirrenica di Clampetia deve decidere se mantenere o meno l’alleanza con i Cartaginesi.
Il Venerabile Festo, consultato dal re, propone di chiedere un responso all’oracolo della Montagna sacra di Janua e di affidare la missione al giovane Lampeto, l’unico ad avere appreso le antiche segnature pelasgiche di cui l’oracolo è il massimo custode.
Lampeto accetta l’incarico, ma deve sfuggire al morboso attaccamento dell’inquieta sorella Amantea, decisa a tutti i costi di seguirlo pur di sottrarsi a un destino umiliante e condividere con lui il piacere della Conoscenza.
Intanto, il principe Brettione, al comando di un pugno di uomini, si avvia alla volta di Kroton per richiamare in patria i soldati aggregati all’esercito di Annibale. La missione è rischiosa ed egli è tormentato dall’ossessione per Amantea, la ragazza dallo sguardo luminoso, considerata pazza, ma “dotata di un’intelligenza donata dagli dei”.
Segnali divini, insidie d’ogni tipo e incontri prodigiosi scandiscono il cammino dei protagonisti che, fidando sulle proprie abilità e invocando la protezione degli dei, affrontano ostacoli durissimi e pericoli mortali.
Gli eventi confermano il responso dell’oracolo di Janua. Ma nell’imminenza della tragedia, il principe Brettione concepisce una speranza di rinascita consegnando a Lampeto e ad Amantea il possibile futuro di Clampetia.

ANNO DOMINI 1571. L’Europa rischia l’ecatombe di fronte alla potenza dell’Impero islamico ottomano, inducendo il papa di Roma a promuovere la “Lega cristiana” la cui armata combatterà a Lepanto una delle più “grandiose” battaglie navali della Storia.

Il drammatico momento storico coinvolge anche Amantea, una città tirrenica dell’Italia meridionale ribollente di misteri e di miserie, irretita da  passioni politiche e turbolenze religiose, brame di potere e interessi di casta, in cui antichi pregiudizi e superstizioni concorrono all’affermazione di una realtà brutale e orripilante.
In questo quadro si muovono i protagonisti del romanzo: Petrilishca, un giovane e spavaldo pescatore; Scipione Cavallo, un nobile capitano di ventura; Sbardo, un povero ragazzo ombroso e riflessivo, e Mariella ‘a Vrusciata, la sua innamorata, un’abile romanzera dal volto sfigurato da bambina che è protetta dalla Curandera, un’anziana erborista in odore di stregoneria.   
Il turbinare degli eventi intreccerà le sorti dei protagonisti consegnando a ciascuno il proprio destino. E se la sfortuna impedisce a Petrilishca di partecipare alla “sacra” missione della Lega, Sbardo si assolda per necessità vivendo un’incredibile avventura all’insegna del pericolo costante e dell’ansia del ritorno.
Un romanzo dal realismo drammatico, dalla suspance magnifica e ambiziosa, nel quale un secolo “spietato”, contrassegnato da accadimenti epocali, fa da cornice a una struggente storia d’amore, di coraggio e d’amicizia che rende onore all’umanità degli ultimi, in un Mediterraneo, allora come oggi, luogo di tragedie, di incontro-scontro di civiltà e “snodo cruciale della piccola e della grande Storia.


 
Anno Domini 1459. La Congiura dei baroni, la Rivolta delle plebi, la lotta per la libertà di una città intera e il mistero di un enigma maledetto. Margherita di Poitiers, potentissima marchesa di Crotone, da oltre vent'anni è castellana di Amantea, una città tirrenica dell'Italia meridionale. La sua presenza prefigura un destino d'infeudazione e i nobili, difensori dell'antica libertà cittadina, le oppongono una crescente ostilità. In questo quadro di violenza spietata, le ragioni del potere incrociano l'ideale di libertà di una città intera, mentre le aspirazioni dei protagonisti fanno i conti con i drammi della guerra, i pregiudizi dell'epoca e il terrore dei castighi d'oltretomba. Ciascuno avrà la propria sorte, ma il destino di tutti sembra essere tracciato da un unico invisibile architetto.

Amare e frequentare la “Scuola federiciana” può non preparare al governo di un impero, ma certamente ti offre la possibilità di conoscere il mondo reale, le persone che fanno parte di quella didattica non scritta e di seguire un percorso di apprendimento.
Così è stato per me.
“Calavecchia - a spizzichi e mulliche” è una raccolta di racconti, scritti in dialetto amanteoto, per cercare di non far perdere la memoria di quello che succedeva nei quartieri dei piccoli paesi dove ancora, le ragazze e i ragazzi, venivano catturati da quei grandi affabulatori ch’erano i nostri nonni, dalla cui voce ascoltavano le “Rumanze” della novellistica popolare.
È a quella sorgente d’acqua cristallina che mi sono abbeverato per lenire, almeno in parte, la sete di “Amarcord” che mi accompagna da quando sono stato costretto a lasciare la “Casa del fico”, dove sono nato, e attraversare “’u vicu d’ ’a Taverna” come se fosse il Molo 21 che tante lacrime ha prodotto ai nostri emigranti.
“Calavecchia - a spizzichi e mulliche”, è quindi l’omaggio che, inginocchiato senza disagio, porgo a tutti coloro i quali, nel bene e nel male, hanno permesso a me, e a quelli della mia generazione, di crescere in una scuola senza registro, senza voti e senza cattedratici con corone di lauro, ma con la consapevolezza di non essere soffocati e di seguire i sentieri delle lucciole e i voli delle rondini.

Il giovane Maso


Ezio Mammoliti
La trama

Prezzo 12,00 E Pagine: 136
ISBN-: 9791259660008


Alle Soglie dell'ultimo Giorno

SARICA L'ANTEPRIMA

Sergio Ruggiero
La trama
Le recensioni
Prezzo 13,00 E Pagine: 410
ISBN-13: 9788896708576

Premi letterari (Lucca, rovigo, Formia)

Caro Papà

Sinossi
di Salvatore Sciandra
Recensioni
IBSN 978-88-96708-92-7
Prezzo 15,00 E pag 330
 500 g


La Fine di un Sogno
Storia di un Italiano

Scarica l'anteprima
Booktraieler
di Mario Aloe
Recensioni
IBSN 978-88-96708-10-1
Prezzo 12,00 E pag 236
 320 g


Il giovane Maso è un romanzo che vuole porre l’accento sulla memoria, fatta di tradizioni e usanze che sono state per tanto tempo il traino di una comunità artigiana e contadina, ma che tante volte viene dimenticata e bistrattata. Quella memoria fatta di umiltà e disponibilità, ma anche di rispetto e cura dell’ambiente, quelle immagini del passato, morte nelle valigie di cartone e sostituite con l’egoismo dell’intolleranza, quel ricordo che dovrà sempre commemorare il sacrificio di quei giovani strappati dalla loro terra, per combattere una guerra senza ragione e che non tornarono più ad abbracciare i propri cari.
Il racconto è ambientato tra gli scorci caratteristici del paese natìo dell’autore e prende spunto da storie vere.
Maso costruisce il suo carattere, temprato e deciso, attraverso le varie esperienze vissute durante il suo cammino di crescita, dalla guerra, alla prigionia, al lavoro in miniera.
Nel libro si ricorda l’accordo Italia - Belgio che mette in evidenza la mercificazione del lavoro.
Il personaggio Maso rappresenta una parte di società che si mette in discussione, vuole migliorarsi, sia per offrire un futuro migliore ai figli e sia per la propria crescita culturale e professionale.
I ricordi vivono con te quando apri la finestra della memoria e rivedi quei sorrisi che, come carezze, si poggiano sul corpo, rimanendo prigioniero dell’amore.

ANNO DOMINI 870.  Eurone è uno studioso ateniese de’ La gerarchia celeste, un’opera attribuita a Dionigi l’Aeropagita che descrive l’ordinamento angelico. Il figlio muore per una malattia, e poiché egli ritiene si tratti di un angelo incarnato, sogna di doverlo seppellire in una grotta affinché vegli sul Verbo, prima dell’imminente fine dei tempi. Ma la grotta è a Cosentia, nell’Italia meridionale, dove i Goti nel 410, all’indomani del sacco di Roma, avevano seppellito il tesoro del Tempio di Salomone in Gerusalemme.
 Eurone fa imbalsamare il corpo del bambino per poterlo trasportare, e con un viaggio avventuroso approda ad Amantia, un emirato saraceno non distante da Cosentia, in mano allo spietato As-Simsin.
Nella sua corsa contro il tempo, il greco conosce persone il cui destino si lega fatalmente agli imprevedibili sviluppi della sua “missione sacra”: Ibrahim, un giovane carrettiere, Tilesia, una ragazza della Sila, il faqih Arslan, raffinato studioso con un trascorso mistico di “ricercatore di angeli”, e l’arcidiacono Pancrazio, custode dei “segreti dell’Episcopio” e ultimo dei “buoni scrittori”.
 Intanto, un’armata imperiale, condotta dal conte Ottone di Bergamum e dal suo luogotenente Falco di Brexia, giunge nel Bruttium per combattere i Saraceni di Amantia. La guerra rappresenta per Eurone l’inizio della catastrofe finale: non c’è più tempo, occorre trovare la grotta. La ricerca, sulla quale incombe l’ombra di una perfida macchinazione, s’intreccia con l’amore disperato tra Tilesia e Ibrahim e con il dramma della “battaglia decisiva contro l’Anticristo”.
 Sullo sfondo di un’epoca segnata dal primato dei Franchi, dalla decadenza longobarda e della crudeltà dei Saraceni, l’invenzione narrativa si innesta sulle fonti storiche per raccontare un mondo misterioso, tremendo, affascinante, dove tutto si basava sulla spietata legge della guerra e il pensiero più elevato ruotava intorno all’ansia di conquista dell’Eternità.



Il rapporto tra padri e figli, sosteneva Sigmund Freud, è improntato principalmente sulla rivalità. Da bambini i figli hanno una visione del padre come un modello da imitare, poi, con la crescita, il padre diviene un ostacolo e un limite da superare da cui, infine, distaccarsi per diventare indipendenti.
In Caro papà tutto questo è vissuto in maniera diversa, soprattutto per il vuoto che si crea nella vita del protagonista proprio per l’assenza del genitore. I passaggi naturali che ritmano tali rapporti esistono anche in questo libro, ma sono racchiusi non nella condanna dell’assenza, quanto, soprattutto, nella consapevolezza, a posteriori, dell’importanza del ruolo che si riconosce del padre in una famiglia normale e il dover affrontare mille ostacoli con il vento contro.
Il disagio per la mancanza di un punto di riferimento di cui i figli hanno bisogno, non sempre è stato superato, anzi, spesso, ha creato alcuni ostacoli che forse hanno modificato il loro percorso di vita.

Cosa potevano fare quegli uomini alla fine di un’epoca quando sembrava che la tirannia fosse ritornata a prendere possesso delle terre italiche? Andarono Gioacchino, mio padre e poche decine di altri coraggiosi con la speranza di sollevare le Calabrie, di risalirle alla testa di un esercito di italiani.
Finalmente si sentivano liberi, liberi di rischiare e di morire.”
Nel racconto consapevole e struggente di un patriota meridionale si dipana la storia di un giovane calabrese: uno di quei giovani abitanti del regno delle Due Sicilie che scelse di stare dalla parte della ragione
Dentro le mura di Roma, assediata dai francesi nel 1849, le esistenze giungono a conclusione e le strade della storia s’incontrano in un affresco che descrive insieme alle vite individuali
il cammino faticoso che l’idea d’Italia ha dovuto compiere per diventare Nazione


Cartoline Illustrate
Appunti di viaggio

Sinossi
di Salvatore Sciandra
Recensioni
IBSN 978-88-96708-83-5
Prezzo 13,00 E pag 394
 400 g


Nel segno del cuore   
Sergio Ruggiero
La trama
ANTEPRIMA

Premio Letterario Nazionale " Un libro amico per l'inverno"
Prezzo 13,00 E Pubblicazione: 2013
ISBN-13:
9788896708118
Pagine: 276
320 g  

La rosa d'Ajello

Scarica l'anteprima
Sergio Ruggiero
Trama
Recensioni (precedenti)
ISBN-13: 9788896708057

Pagine: 282 380 g

Prezzo 12,00 E

Il respiro del mare
Sergio Ruggiero
La trama
Le recensioni
OFFERTA Prezzo 10,00 E
ISBN-13: 9788896708019 Pagine: 400

FILMATO Vincitore Premio Letterario Nazionale "Un libro amico per l'inverno" 2°ediz
PREMI E FILMATI

Cartoline illustrate (Appunti di viaggio), scritte soprattutto come “divertissement” (svago, divertimento, in ambito letterario; serenata, capriccio, allettamento, nella terminologia musicale), sono una raccolta di racconti brevi dedicati alle persone che non amano l'otium filosofico.
L'autore comincia ad annotare le esperienze di viaggio proprio dal paese e dal quartiere in cui è nato avendo come compagno il grande amore che lo lega a questi luoghi. Parte dalla casa del fico della Calavecchia per conoscere il mondo, e lì ritorna per raccontare gli incontri che ha fatto.
«Quante volte ci siamo soffermati a mirare e rimirare la nostra Amantea, il suo Mare, le sue Colline, i vicoli del Centro Storico [...]. Che peccato! Un patrimonio che tutti ci invidiano, ma che per noi sembra non aver tanta importanza».
«Attorno a quelle fiammelle, scaldati dallo stesso calore, quello che possono emanare solo gli umili, crescevano e diventavano adulti tutti i figli del quartiere che, durante l'intero giorno, escluso il tempo della scuola (per chi la frequentava), vivevano senza catene all'aria aperta».
«Nei loro giuochi, però, non si manifestava mai la disperazione o la commiserazione della povertà. Essi, al contrario, servivano per esorcizzare la miseria che spesso si leggeva sui volti tristi di chi non aveva mangiato per davvero e quindi più grande si faceva in loro il desiderio del riscatto». «Sorridendo, Kussy Ere, dalla sua tracolla-bisaccia, aveva messo fuori un vecchio libro di analisi logica, trovato, per suo dire, accanto ad uno dei cassettoni della spazzatura».


Amantea, Italia, 1733.

Il medico Nicola Guercio tenta di conquistare l’amore di Anna Carratelli, la bella badessa del convento di santa Chiara. E’ un amore folgorante, drammatico, contrastato sul nascere da suor Tarcisia, la vecchia “ascoltatrice” del convento.
Al collegio dei gesuiti giunge intanto Fratel Cosimo, un investigatore, inviato dal provinciale di Napoli per fare luce su alcuni eventi miracolosi, giusto in tempo per assistere all’ennesimo miracolo, il salvamento prodigioso di una barca di pescatori che, a causa di una visione, viene attribuito all’intercessione del Sacro Cuore di Gesù. Il miracolo precede un altro evento prodigioso, una reliquia custodita nella cappella di Santa Chiara rilascia gocce di “Santa Manna”. L’investigatore, appoggiato nell’indagine da padre Antonio, il rettore del collegio, lega la spiegazione degli eventi all’interpretazione di un segno misterioso che compare sui luoghi dei miracoli, un cuore con dentro la lettera “J”, che qualcuno riproduce anche sulla porta della sua cella. Ma due fatti agghiaccianti gettano un’ombra di terrore sull’intera vicenda, il ritrovamento del corpo di due uomini, due fattori, a distanza di pochi giorni uno dall’altro, con il petto spalancato e un sasso al posto del cuore. Fratel Cosimo è dunque esposto a un pericolo mortale?
Un amore scandaloso, due eventi miracolosi, due tragiche vendette e la comparsa di un segno misterioso che sembra collegare tutto. Sospetto, scandalo, terrore, mistero, passione, fervore religioso, dispute teologiche e l’ombra del demonio che fa da contrappunto alla comparsa del segno dell’amore: il cuore. Un complicato enigma che mette a dura prova il coraggio e il fiuto dell’investigatore.
Fu un amore travolgente, destinato a rimanere inciso sulla pietra della memoria, nel tempo in cui quella città di mare visse all’ombra di un convento di clarisse e di un collegio di gesuiti, crogiuoli di sapienza e fortezze di preghiera, dove Dio volle dare testimonianza mirabile della Sua benevolenza, mentre il segno dell’amore compariva al soffio di un’imperscrutabile ragione, quella di un’apparente sottigliezza che nasconde il baratro infinito.

Nel 1268 gli angioini entrarono in Ajello. L'anno appresso assediarono Amantea, e dopo averla conquistata in seguito ad un estenuante assedio, commisero spaventontose atrocità. In un tempo lontano, ottembrato dalla violenza e dall'orrore, una storia di eroismo, di saggezza, di magia e d'amore senza fine.

“ L’anelito delle passioni e le ombre dell’occulto pervadono una Calabria torbida e incantevole come non è stata mai narrata”.
Ines Ferrante (Sifeum Castrovillari)

Un intreccio di vicende oscure e luminose che partendo dalla rievocazione storica della partecipazione di Amantea alla battaglia di Lepanto del 1571, fornisce la rappresentazione fedele dello spirito di un tempo ribollente di vicende belliche e miserie, passioni politiche e turbolenze religiose, in cui brame inquietanti, ataviche paure e antichi pregiudizi concorrono all’affermazione di una realtà brutale ed esaltante. Un romanzo dal realismo drammatico, dalla suspence magnifica e ambiziosa, nel quale la “sofferenza” di un’epoca tormentata fa da cornice a una struggente storia d’amore e di misteri, in una Calabria di fine Cinquecento ancora legata alla sua dimensione medievale, ma attiva e vitale, orgogliosamente protagonista della piccola e della grande storia. Un racconto appassionante, a tratti vibrante, destinato a garantire, fino all’ultima parola, l’interesse autentico e il coinvolgimento emotivo del lettore.   



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